(
Ethica ordine geometrico demonstrata). Opera principale di Spinoza,
pubblicata postuma nel 1677. è divisa in cinque parti che trattano
rispettivamente di Dio, della natura e dell'origine dell'anima, dell'origine e
della natura degli affetti, della servitù dell'uomo ossia della potenza
degli affetti, della libertà dell'intelletto. Il compito della filosofia
spinoziana è riassunto nel concetto della conoscenza e di Dio. "Nessuno
ha espresso con tanta schiettezza, né realizzato con tanta
genialità", dice il Windelband, "lo sforzo di creare tutto il resto del
sapere partendo da un'idea fondamentale che contenga tutte le altre e mediante
sole operazioni concettuali, come lo Spinoza. Il suo bisogno mistico di
conoscenza esigeva una forma di pensiero che, partendo dall'idea della
divinità, informasse di sé tutta la filosofia e il problema del
panteismo si riassumeva per lo Spinoza nell'altro: quale fosse quest'operazione
del pensare. E qui egli ricorse, in modo veramente grandioso ed originale, al
pensiero del Descartes di riformare la filosofia mediante la matematica. La
sintesi matematica del Descartes aveva insegnato, per ragioni gnoseologiche, la
stessa deduzione da un'idea fondamentale, che lo Spinoza cercava per ragioni
religiose e metafisiche. è chiaro che, mentre assumeva le idee di
Descartes, egli poté liberarsi di tutta la parte analitica di questa
filosofia. Per lui, infatti, l'idea della divinità era il punto
assolutamente fisso, ch'egli non aveva bisogno di cercare, ma che possedeva fin
da principio con la più profonda convinzione. S'intende, quindi, come la
sua
Etica incominci, senza alcuna preparazione, col concetto della
sostanza divina, e riannodi a questo la costruzione di tutto il sistema".